Benvenuti in un luogo incantato, dove la natura si fonde con il mistero e la magia. L'escursione che ci attende ci condurrà tra sentieri ombreggiati, verso una cascata nascosta, custodita dai piccoli abitanti del bosco. Qui, il rispetto è la chiave per accedere a questo mondo fiabesco: ogni passo, ogni respiro, deve essere offerto come un gesto di gratitudine a chi veglia su questi luoghi. Preparatevi a immergervi in un'esperienza unica, dove il confine tra realtà e leggenda si dissolve tra il canto dell'acqua e il sussurro degli alberi.
Facileun percorso facile lo è in tutta la sua interezza dal punto di vista tecnico, il che vuol dire che non richiede particolare esperienza nel trekking. Da un punto di vista fisico richiede un allenamento minimo. |
Dislivello
267 M
Durata
2:30
Difficoltà
Facile
Inizia l'esplorazione
Una partenza non troppo scontata
Ho conosciuto persone che sono partite per quest'escursione in Friuli Venezia-Giulia e che non l'hanno mai iniziata, non trovandone la partenza! Ebbene, il mio primo suggerimento è quello di guardare il video dell'esplorazione per conoscere già il percorso, il secondo è quello di trovare la posizione della chiesa e seguire il sentiero accanto.
Il popolo del bosco
Sbilfs? Aganis? Non si può dire con certezza quali misteriose creature abitino questi antichi boschi. Certo è che bisogna portare loro rispetto. Possono essere amichevoli e guidare i visitatori lungo i sentieri, ma attenzione! Possono anche essere dispettose e far precipitare i droni nelle cascate! (Ogni riferimento è puramente casuale)
Le cascate dell'Arzino
Il percorso ben segnalato si fa seguire facilmente, svoltiamo a destra in prossimità del cartello "cascate" e all'improvviso, eccola lì: la cascata principale, nascosta come un segreto tra gli alberi. Il rumore dell'acqua che scroscia si fa più intenso a ogni passo, e quando finalmente la vedi, è come se la natura ti accogliesse in un abbraccio.
Opzioni
Ora ci troviamo di fronte a due possibilità: proseguiamo sul percorso che si allontana dall'acqua, più semplice e sicuro, o ci inerpichiamo tra le radici per giungere ad un punto ancora più panoramico sulla cascata? A voi la scelta ma sappiate che no, non è così ardua l'opzione due. Al massimo si cambia.
Siamo fuori pericolo
Abbiamo lasciato la cascata principale e tutti gli altri salti minori alle nostre spalle, abbiamo attraversato una bellissima faggeta e, risalendo il torrente Arzino, siamo infine giunti al punto in cui il sentiero si riunisce all'asfalto. E stavolta il popolo del bosco non ci ha rotto nessun treppiede! (ogni riferimento è ancora puramente causale)
Vogliamo ritornare?
E ci si presentano altre due opzioni: concludiamo l'anello seguendo l'asfalto verso l'abitato di Pozzis, o proseguiamo verso Sella Chiampons per fare dietro front un po' più avanti? Anche qui la scelta è vostra, entrambe sono ottime scelte. Ma già solo il fatto che siate qui significa che avete fatto solo ottime scelte. Bravi! Vi mando un abbraccio
Il Cocco è la chicca
Non possiamo tornare a casa senza aver visitato il museo del Cocco, ultimo vero abitante di Pozzis, un personaggio alquanto particolare e con una storia, a volte controversa, ma tutta da raccontare. Pensate che nonostante avesse più di 70 anni, nel 2018 ha preso una vecchia Harley del ’39 e ha viaggiato da Pozzis a Samarcanda! Andatelo a scoprire!
Cascate dell'Arzino
Una partenza non troppo scontata
Ho conosciuto persone che sono partite per quest'escursione in Friuli Venezia-Giulia e che non l'hanno mai iniziata, non trovandone la partenza! Ebbene, il mio primo suggerimento è quello di guardare il video dell'esplorazione per conoscere già il percorso, il secondo è quello di trovare la posizione della chiesa e seguire il sentiero accanto.

Il popolo del bosco
Sbilfs? Aganis? Non si può dire con certezza quali misteriose creature abitino questi antichi boschi. Certo è che bisogna portare loro rispetto. Possono essere amichevoli e guidare i visitatori lungo i sentieri, ma attenzione! Possono anche essere dispettose e far precipitare i droni nelle cascate! (Ogni riferimento è puramente casuale)

Le cascate dell'Arzino
Il percorso ben segnalato si fa seguire facilmente, svoltiamo a destra in prossimità del cartello "cascate" e all'improvviso, eccola lì: la cascata principale, nascosta come un segreto tra gli alberi. Il rumore dell'acqua che scroscia si fa più intenso a ogni passo, e quando finalmente la vedi, è come se la natura ti accogliesse in un abbraccio.

Opzioni
Ora ci troviamo di fronte a due possibilità: proseguiamo sul percorso che si allontana dall'acqua, più semplice e sicuro, o ci inerpichiamo tra le radici per giungere ad un punto ancora più panoramico sulla cascata? A voi la scelta ma sappiate che no, non è così ardua l'opzione due. Al massimo si cambia.

Siamo fuori pericolo
Abbiamo lasciato la cascata principale e tutti gli altri salti minori alle nostre spalle, abbiamo attraversato una bellissima faggeta e, risalendo il torrente Arzino, siamo infine giunti al punto in cui il sentiero si riunisce all'asfalto. E stavolta il popolo del bosco non ci ha rotto nessun treppiede! (ogni riferimento è ancora puramente causale)

Vogliamo ritornare?
E ci si presentano altre due opzioni: concludiamo l'anello seguendo l'asfalto verso l'abitato di Pozzis, o proseguiamo verso Sella Chiampons per fare dietro front un po' più avanti? Anche qui la scelta è vostra, entrambe sono ottime scelte. Ma già solo il fatto che siate qui significa che avete fatto solo ottime scelte. Bravi! Vi mando un abbraccio

Il Cocco è la chicca
Non possiamo tornare a casa senza aver visitato il museo del Cocco, ultimo vero abitante di Pozzis, un personaggio alquanto particolare e con una storia, a volte controversa, ma tutta da raccontare. Pensate che nonostante avesse più di 70 anni, nel 2018 ha preso una vecchia Harley del ’39 e ha viaggiato da Pozzis a Samarcanda! Andatelo a scoprire!

Dove lasciare l'auto
Seguendo la strada provinciale SP1, sia che arriviamo da Tolmezzo che da Forgaria, troveremo il cartello per Pozzis in prossimità di una serie di tornanti. Imbocchiamo quindi la stradina scoscesa che senza svolte ci accompagna fino all'ingresso dell'abitato.
Troveremo un visibile spiazzo per parcheggiare a lato della strada, poco dopo il cartello d'ingresso.