Cascate Cukula

Al confine tra fiabe e Slovenia

Andare alla ricerca delle cascate Cukula non è una semplice escursione in Friuli Venezia Giulia ma un'avventurosa esplorazione! Ci immergeremo in un paesaggio selvaggio dove la vegetazione si è ripresa il proprio territorio, muschi e licheni ricoprono ogni superficie e il frastuono del torrente ricorda costantemente la potenza dell'acqua.

In generale l'ho trovata un'adorabile avventura, una sfida per i neofiti e un'escursione semplice per i più allenati ma che in entrambi i casi lascerà un enorme senso di soddisfazione e pienezza.

Intermedio

Il livello dipende dal fattore di difficoltà più alto all'interno della camminata: come intermedio un percorso potrebbe presentare alcune semplici difficoltà tecniche o richiedere un discreto allenamento fisico

Distanza

8,3 KM

Dislivello

480 M

Durata

4:00

Difficoltà

Intermedio

Inizia l'esplorazione

Un dettaglio interessante

Pronti via! Partiamo all'esplorazione! Ma per raggiungere l'ingresso del sentiero dobbiamo attraversare una parte di abitato, superare una preziosa osteria e una casa molto particolare; su di essa infatti, oltre a vari attrezzi contadini friulani, c'è il dipinto della prima cascata che incontreremo e il mulino che ormai è un rudere e un ricordo.
Casa tradizionale a platischis

L'ingresso nella selva

Poco dopo ecco la prima svolta. Salutiamo l'asfalto e ci inoltriamo in un sentiero d'erba. Sembra d'entrare in un giardino ma il cartello al suo inizio non lascia alcun dubbio; direzione Prossenicco - antico mulino - cascata cukula! Ci fidiamo... Ed è così che inizia l'avventura.
Inizia il sentiero Cukula

L'antico mulino

Proseguiamo per un buon tratto in discesa, facendo attenzione a non scivolare sul terreno fangoso, ma il cavo d'acciaio che ci accompagna e gli scalini sono davvero d'aiuto. Passiamo letteralmente sopra alla prima cascata del rio Podiamo prima di avvistare i ruderi dell'antico mulino... Affascinante, c'è ancora al suo interno una macina di pietra!
L'antico mulino

Non abbiamo fretta

Il mulino ci ha rapito per qualche minuto ma ciò che ci trattiene ancora più a lungo è la cascata retrostante, non è enorme ma davvero suggestiva, e nell'arsura estiva il primo suggerimento che ci dà e quello di abbracciarla. Potrebbe cascare anche qualche sasso però, quindi occhio!
La prima cascata

Tra roccia e muschio

Proseguiamo seguendo il ruscello, passando talvolta da un lato all'altro, e saltellando su grossi massi squadrati coperti di muschio. Il sentiero non è perfettamente segnalato ma finchè seguiamo l'acqua non ci possiamo sbagliare.
Rio Podiamo tra le rocce

Dobbiamo alzare la testa

Seguendo l'acqua però potremmo non notare una piccola freccia che indica una scalinata sull'altro lato del torrente, ma poco male, se proseguiamo oltre infatti giungeremo al punto più alto della cascata Cukula e potremo godere di un altro spettacolo naturale! Quindi saremo obbligati a tornare indietro facendo più attenzione al piccolo segnale.
bivio Cukula

Cukula!

Superiamo un paio di saliscendi, un cavo d'acciaio poco saldo e giungiamo infine ad un trivio importante: la nostra direzione è ancora Prossenicco ma non ignoriamo assolutamente il ligneo cartello con su scritto "Cukula", l'obiettivo principale di questa esplorazione! Ci andiamo dritti senza timori.
Cascate Cukula

Usciamo dal bosco

Ci siamo riempiti i polmoni di bosco? Abbiamo assorbito la forza del torrente? Ci siamo riempiti di stupore col tuffo di 70 metri della meravigliosa cascata Cukula? Bene, allora possiamo riprendere la nostra escursione. Non sottovalutiamo ancora le svolte però e quando abbiamo dei dubbi guardiamo oltre il ruscello per capire se dobbiamo guadare.
Usciamo dalla selva

CAI 744

Capiamo che la parte più avventurosa della nostra esplorazione si è conclusa quando, sbucando accanto ad un cimitero, il sentiero si trasforma in strada. Giriamo quindi a sinistra superando il grande cartello di legno che riassume il percorso e proseguiamo per un pochetto sull'asfalto, almeno fino al segnale "CAI 744" che seguiamo con piacere.
Sentiero Naturalistico Cascate Cukula

Ultimo bivio

Scopriamo anche di essere sulle tracce del Cammino Celeste e del Sentiero Italia che ci accompagnano per un po' tra bosco e asfalto, ci portano fino al confine con la Slovenia sul Natisone e infine ci salutano per proseguire dalla parte opposta del nostro ultimo bivio. Proseguendo su questa strada per nulla trafficata rientriamo a Platischis!
Bivio Platischis

Cascate Cukula

Un dettaglio interessante

Pronti via! Partiamo all'esplorazione! Ma per raggiungere l'ingresso del sentiero dobbiamo attraversare una parte di abitato, superare una preziosa osteria e una casa molto particolare; su di essa infatti, oltre a vari attrezzi contadini friulani, c'è il dipinto della prima cascata che incontreremo e il mulino che ormai è un rudere e un ricordo.

Casa tradizionale a platischis

L'ingresso nella selva

Poco dopo ecco la prima svolta. Salutiamo l'asfalto e ci inoltriamo in un sentiero d'erba. Sembra d'entrare in un giardino ma il cartello al suo inizio non lascia alcun dubbio; direzione Prossenicco - antico mulino - cascata cukula! Ci fidiamo... Ed è così che inizia l'avventura.

Inizia il sentiero Cukula

L'antico mulino

Proseguiamo per un buon tratto in discesa, facendo attenzione a non scivolare sul terreno fangoso, ma il cavo d'acciaio che ci accompagna e gli scalini sono davvero d'aiuto. Passiamo letteralmente sopra alla prima cascata del rio Podiamo prima di avvistare i ruderi dell'antico mulino... Affascinante, c'è ancora al suo interno una macina di pietra!

L'antico mulino

Non abbiamo fretta

Il mulino ci ha rapito per qualche minuto ma ciò che ci trattiene ancora più a lungo è la cascata retrostante, non è enorme ma davvero suggestiva, e nell'arsura estiva il primo suggerimento che ci dà e quello di abbracciarla. Potrebbe cascare anche qualche sasso però, quindi occhio!

La prima cascata

Tra roccia e muschio

Proseguiamo seguendo il ruscello, passando talvolta da un lato all'altro, e saltellando su grossi massi squadrati coperti di muschio. Il sentiero non è perfettamente segnalato ma finchè seguiamo l'acqua non ci possiamo sbagliare.

Rio Podiamo tra le rocce

Dobbiamo alzare la testa

Seguendo l'acqua però potremmo non notare una piccola freccia che indica una scalinata sull'altro lato del torrente, ma poco male, se proseguiamo oltre infatti giungeremo al punto più alto della cascata Cukula e potremo godere di un altro spettacolo naturale! Quindi saremo obbligati a tornare indietro facendo più attenzione al piccolo segnale.

bivio Cukula

Cukula!

Superiamo un paio di saliscendi, un cavo d'acciaio poco saldo e giungiamo infine ad un trivio importante: la nostra direzione è ancora Prossenicco ma non ignoriamo assolutamente il ligneo cartello con su scritto "Cukula", l'obiettivo principale di questa esplorazione! Ci andiamo dritti senza timori.

Cascate Cukula

Usciamo dal bosco

Ci siamo riempiti i polmoni di bosco? Abbiamo assorbito la forza del torrente? Ci siamo riempiti di stupore col tuffo di 70 metri della meravigliosa cascata Cukula? Bene, allora possiamo riprendere la nostra escursione. Non sottovalutiamo ancora le svolte però e quando abbiamo dei dubbi guardiamo oltre il ruscello per capire se dobbiamo guadare.

Usciamo dalla selva

CAI 744

Capiamo che la parte più avventurosa della nostra esplorazione si è conclusa quando, sbucando accanto ad un cimitero, il sentiero si trasforma in strada. Giriamo quindi a sinistra superando il grande cartello di legno che riassume il percorso e proseguiamo per un pochetto sull'asfalto, almeno fino al segnale "CAI 744" che seguiamo con piacere.

Sentiero Naturalistico Cascate Cukula

Ultimo bivio

Scopriamo anche di essere sulle tracce del Cammino Celeste e del Sentiero Italia che ci accompagnano per un po' tra bosco e asfalto, ci portano fino al confine con la Slovenia sul Natisone e infine ci salutano per proseguire dalla parte opposta del nostro ultimo bivio. Proseguendo su questa strada per nulla trafficata rientriamo a Platischis!

Bivio Platischis

Dove lasciare l'auto

Giungendo a Platischis da Taipana e proseguendo sulla strada principale, lasciandoci la chiesa alle spalle e superando una cabina dell'Enel, troveremo un ampio spiazzo di ghiaia alla nostra sinistra.

Proseguendo nella stessa direzione, avvicinandoci all'inizio del sentiero, passeremo accanto ad un'osteria, un ottimo punto di rifornimento iniziale e rifocillamento finale.

Il Tracciato

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Il Profilo altimetrico